Percorsi naturalistici come opportunità di sviluppo

Nell’ambito dei contratti di fiumi si è già fatto cenno alla “sentieristica fluviale” come complemento di quella collinare e submontana del territorio Cannarese. Chiunque abbia una conoscenza del Comune di Cannara ha certamente chiara la potenzialità ad oggi inespressa, della rete sentieristica che è in grado di connettersi ai percorsi enogastronomici del vino e dell’olio delle colline Premartane, a quelli storici e culturali con l’inserimento di Collemancio e degli scavi archeologici, a quelli naturalistici con i SIC (siti importanza comunitaria) del “Fiume Timia” e delle “Colline Premartane” e a quelli religiosi con i percorsi dei luoghi francescani.
Si pensi, in via esemplificativa, alla rete sentieristica che dal centro di Cannara, attraverso la viabilità rurale, arriva a Piandarca, per poi ricollegarsi alla sentieristica collinare che giunge fino a Collemancio e, quindi, a San Vito.
Questa azione potrebbe essere realizzata con costi davvero minimali ma darebbe un valore aggiunto alle attività ricettive del territorio Comunale.