Quando la coesione è solo parole… Il rammarico del consigliere di minoranza degli IRRE Sandra Ceppitelli

FotoConsIRRE-SandraC-225x300 Sono consigliera di amministrazione degli IRRE da oltre due anni ed il mio operato è stato sempre volto alla collaborazione, a trovare soluzioni quanto più condivise e a prendere decisioni che andassero nella direzione di un miglioramento dell’ente e dei servizi importantissimi (scuola materna diretta dalle suore salesiane e farmacia) che gli Istituti erogano in maniera esclusiva sul territorio di Cannara.
Il nuovo C.d.A. è stato nominato in una fase particolare e travagliata degli IRRE e cioè proprio nel momento in cui bisognava decidere per legge se trasformare l’Ente in ASP o in fondazione. A Cannara ne è seguita una lunga ed accesa discussione che è stato il punto nevralgico della scorsa campagna elettorale. La trasformazione è stata quindi fin da subito strumentalizzata a fini politici ed ha assunto i connotati di una “guerra di religione”: Fondazione = pro Suore Salesiane, ASP = contro Suore Salesiane.
Poco prima di Natale l’Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha informato verbalmente il C.d.A. dell’Ente, l’Amministrazione Comunale e tutto il mondo salesiano cannarese dell’intenzione di ritirare il proprio personale religioso dalla scuola materna di Cannara alla fine del corrente anno scolastico.
Tale notizia ha provocato in tutti i cannaresi un profondo dispiacere e tutti, a vario titolo, ci stiamo adoperando per trovare una soluzione perché è unanime il riconoscimento per l’opera svolta dalle Suore in oltre 100 anni di permanenza a Cannara, perché tutti indistintamente ne riconoscono la valenza educativa, sociale e culturale.
Soluzione questa che deve coinvolgere tutti gli attori, in primis gli IRRE, e che non deve essere nuovamente motivo di strumentalizzazione politica.
E’ arrivato il momento di dire e ne abbiamo la prova provata che la permanenza delle F.M.A. non è e non era legata al tipo di trasformazione degli IRRE.
Tant’è che il C.d.A. dell’Ente ha deliberato per la Fondazione ma le suore se ne vanno da Cannara ugualmente.
In data 14 gennaio c.a., l’Amministrazione Comunale, esautorando di fatto gli IRRE, ha indetto un’assemblea pubblica per parlare della permanenza delle suore a Cannara. A questa Assemblea, pur non essendo stata invitata, ho partecipato, ne ho condiviso l’intento e ne ho apprezzato il richiamo ad essere una comunità compatta e coesa nel chiedere a gran voce la permanenza delle suore.

Proprio nell’ottica della coesione alcuni giorni prima avevo chiesto di poter essere presente all’incontro con l’ispettrice F.M.A. a Roma di mercoledì 16 gennaio ma mi è stato esplicitamente detto che la mia presenza non era opportuna.
Devo quindi constatare che le tante parole di invito alla partecipazione ed alla condivisione non fanno i fatti, poiché oltre all’inspiegabile scortesia, visti i buoni rapporti di lavoro tra i consiglieri di amministrazione per la conduzione degli IRRE in questi momenti di difficoltà, ritengo ci sia stata una sconvenienza istituzionale nell’avermi esclusa dall’incontro durante il quale avrei potuto esprimere l’opinione di una consistente parte della cittadinanza di Cannara e cercare insieme una via di uscita.
Non mi sono persa d’animo e subito mi sono attivata per avere un appuntamento al più presto con l’Ispettrice alla quale rappresenterò il mio punto di vista e con la quale ragionerò sul futuro delle F.M.A a Cannara.

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