“A Cannara scoperto un antico municipio romano….”

Urvinum hortenseA seguito dell’articolo “A Cannara scoperto un antico municipio romano….”

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Teniamo a precisare alcune cose.

Siamo felici della scoperta da parte del Sig. Cesare Galletti di un antico municipio romano che è stato denominato “Urvinum Hortense”, da chi? da lui stesso? c’è stata una cerimonia?

Ci dispiace deludere il “felice scopritore” ma l’antica città di Urvinum Hortense è stata riscoperta, identificata e scavata in parte dall’abate Di Costanzo da circa 2 secoli!. Sono stati ripresi gli scavi ancora nel 1932-38, e nel 1963 a cura del Prof. Giovanni Canelli Bizzozzero al quale è intitolata la sala del “Museo Città di Cannara” che ospita il famoso mosaico da lui scoperto e recuperato.

Oltre a sporadici saggi e scavi eseguiti dalla Soprintendenza Archeologica di Perugia, nel 1998 su iniziativa congiunta del Comune di Cannara, dell’Università di Perugia e della Soprintendenza Archeologica di Perugia, con il contributo delle proloco di Cannara e Collemancio e il supporto della  Fondazione Urvinum Hortense   vengono ripresi gli scavi in modo continuo e scientifico sotto la direzione del Prof. Maurizio Matteini Chiari fino al 2015.

Oltre alle campagne di scavi negli anni passati si è molto lavorato anche a fornire il territorio cannarese di contenitori culturali adeguati a poter esporre e quindi rendere fruibile ciò che le campagne di scavi hanno riportato alla luce e quindi nel 2003 a Collemancio è stato inaugurato l’antiquarium e a maggio 2009 è stato inaugurato il “Museo Città di Cannara” dove sono presentati in forma stabile tutti i reperti provenienti da Urvinum Hortense tra i quali il famoso mosaico a soggetto nilotico

Nel 2016 la 19° campagna viene annullata pretestuosamente dall’amministrazione Gareggia, oggi decaduta, per affidare poi nel 2017 la direzione degli scavi al Prof. Gianluca Grassigli.

Questa breve cronistoria per smentire la sconfinata presunzione di chi si attribuisce il merito di risultati conseguiti con il lavoro di altri.

Ora auguriamo al nuovo Direttore ed ai suoi studenti un proficuo lavoro ricco di scoperte che valorizzino ulteriormente il territorio di Collemancio e Cannara, e questo possibilmente senza l’aggiunta di sterili polemiche di cui Cannara non ha bisogno.

Infine al “felice scopritore di città antiche” suggeriamo di percorrere la vecchia Flaminia tra Spello e Bastia, dove adagiata sulle falde del Subasio ci dovrebbe essere una città, tutta da scoprire, che avrebbe dato i natali a Francesco, l’umile cantore del Creato.

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